Lo zucchero raffinato, secondo una recente ricerca, causa tumori e metastasi, per cui si rivela essere sempre più un vero nemico della salute. Usato troppo spesso e in quantità sempre maggiori, lo zucchero bianco è sempre più nell’occhio del ciclone per la sua pericolosità. Nel processo di raffinazione viene sottoposto ad una serie di trattamenti nei quali vengono utilizzate una serie di sostanze, alcune delle quali molto più che solo potenzialmente cancerogene, soprattutto poi nei trattamenti per renderlo bianco. Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università del Texas ha constatato che un elevato consumo di tale dolcificante, quello tipico della dieta occidentale, è legato ad un aumento del rischio di metastasi polmonari e dello sviluppo di cancro alla mammella.
Secondo Lorenzo Cohen, dottore di ricerca e professore in Medicina Palliativa, di Riabilitazione e Integrativa, uno degli autori della ricerca, sarebbero proprio il saccarosio e il fruttosio i responsabili dell’incremento del rischio cancro, rischio direttamente proporzionale al consumo di tale dolcificante. La dieta occidentale è particolarmente ricca di zucchero raffinato, e questo spiegherebbe l’aumento dei casi di diabete, di aumento di peso, di innalzamento dei valori di glucosio nel sangue e di tumori nel mondo occidentale.
Stesso discorso anche per i dolcificanti artificiali che spesso vengono utilizzati come dolcificanti alternativi, quali aspartame, saccarina e sucralosio, per cui la scelta migliore resta sempre quella di utilizzare dolcificanti naturali, se proprio non se ne può fare a meno. Miele, Stevia e altri dolcificati naturali possono sostituire tranquillamente lo zucchero, così come anche lo zucchero di canna, purché integrale e non raffinato, Per la Stevia, che secondo alcuni potrebbe essere pericolosa per la salute, ma qui il discorso si farebbe più ampio perché si ritiene che si tratti di un sabotaggio commerciale da parte dei produttori di zucchero, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS, ha stabilito che una dose massima giornaliera di 4mg/kg non rappresenta un rischio per la salute.
Per quanto riguarda lo zucchero conviene quindi eliminarlo dalla dieta, a partire dal caffè che, semmai, sarebbe preferibile bere amaro, in modo da gustarne appieno l’aroma, cosa del resto facile perché basta ridurre gradualmente lo zucchero e alla fine ci si abitua. Fare quindi attenzione alle etichette dei prodotti che si acquistano in modo da eliminare dal carrello tutto ciò che contiene zucchero o altri dolcificanti artificiali. Ovviamente ciascuno è libero di fare le proprie scelte, tuttavia è sempre bene che si tenga in considerazione quanto la ricerca americana ha evidenziato.
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Secondo Lorenzo Cohen, dottore di ricerca e professore in Medicina Palliativa, di Riabilitazione e Integrativa, uno degli autori della ricerca, sarebbero proprio il saccarosio e il fruttosio i responsabili dell’incremento del rischio cancro, rischio direttamente proporzionale al consumo di tale dolcificante. La dieta occidentale è particolarmente ricca di zucchero raffinato, e questo spiegherebbe l’aumento dei casi di diabete, di aumento di peso, di innalzamento dei valori di glucosio nel sangue e di tumori nel mondo occidentale.
Stesso discorso anche per i dolcificanti artificiali che spesso vengono utilizzati come dolcificanti alternativi, quali aspartame, saccarina e sucralosio, per cui la scelta migliore resta sempre quella di utilizzare dolcificanti naturali, se proprio non se ne può fare a meno. Miele, Stevia e altri dolcificati naturali possono sostituire tranquillamente lo zucchero, così come anche lo zucchero di canna, purché integrale e non raffinato, Per la Stevia, che secondo alcuni potrebbe essere pericolosa per la salute, ma qui il discorso si farebbe più ampio perché si ritiene che si tratti di un sabotaggio commerciale da parte dei produttori di zucchero, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS, ha stabilito che una dose massima giornaliera di 4mg/kg non rappresenta un rischio per la salute.
Per quanto riguarda lo zucchero conviene quindi eliminarlo dalla dieta, a partire dal caffè che, semmai, sarebbe preferibile bere amaro, in modo da gustarne appieno l’aroma, cosa del resto facile perché basta ridurre gradualmente lo zucchero e alla fine ci si abitua. Fare quindi attenzione alle etichette dei prodotti che si acquistano in modo da eliminare dal carrello tutto ciò che contiene zucchero o altri dolcificanti artificiali. Ovviamente ciascuno è libero di fare le proprie scelte, tuttavia è sempre bene che si tenga in considerazione quanto la ricerca americana ha evidenziato.
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